domenica 31 gennaio 2016

Oggi così (magari)

Per la serie "chissene che non è nemmeno Febbraio" e "chissene che manca un sacco alla tarda primavera", io oggi mi sento così.
E niente, un po' anni Settanta e un po' casual chic finto poco curato. Una gonna in jeans a vita alta e corta, abbottonata avanti, una camicetta crop bianca in cotone che diosolo sa quanto sia figa nella sua semplicità. Un paio di Converse basse bianche, comode e degne di lunghe camminate in buona compagnia. Una borsettina color cuoio in pelle per il minimo indispensabile e nel lettore mp3 i Ramones.
 
 


martedì 19 gennaio 2016

Koulourakia, Grecia

Oggi vi parlo di Koulourakia, ovvero di alcuni dolcetti tipici greci dal gusto molto molto delicato e a forma di spirale o di treccia (o anche di infinito).
Questi biscottini vengono preparati nel periodo di Pasqua e mangiati dopo il Sabato Santo secondo la tradizione del posto.

Ingredienti:

- 500 g di farina 00
- 250 g di zucchero semolato
- 250 g di burro
- aroma di vaniglia (vanillina o preferibilmente la bacca di vaniglia)
- mezzo bicchiere circa di succo di arancia
- scorza grattugiata di un limone biologico profumato
- un uovo medio
- un cucchiaino di lievito per dolci in polvere
- un pizzico di bicarbonato

Come fare?

Ammorbidite e lavorate il burro, aggiungete lo zucchero e continuate a lavorare con l'aiuto delle fruste elettriche. Aggiungete l'uovo e continuate a lavorare, cercando di togliere eventuali grumi. Sciogliete il bicarbonato nel succo d'arancia e aggiungetelo insieme alla vaniglia e alla scorza del limone. Infine aggiungete la farina e il lievito, continuando a lavorare l'impasto fino ad ottenere una palla liscia e omogenea.
Lasciate riposare per un quarto d'ora e poi date spazio al vostro lato artistico creando delle trecce e delle piccole spirali.
Sbattete un tuorlo d'uovo con un po' di latte e spennellate i biscotti. Infornate a 180° C per circa 23/25 minuti. (Controllate in base al vostro forno, chevvelodevodireio?)







Ascoltate questo pezzo e godetevi i biscottini!
 


venerdì 15 gennaio 2016

Io sono nessuno




Io sono nessuno

Io sono nessuno! Tu chi sei?
Sei nessuno anche tu?
Allora siamo in due!
Non dirlo! Potrebbero spargere la voce!

Che grande peso essere qualcuno!
Così volgare - come una rana,
che gracida il tuo nome - tutto giugno
ad un pantano in estasi di lei!


Emily Dickinson

In questo periodo sono in fissa con le poesie di Emily Dickinson e con le canzoni di Lucio Dalla, non potete nemmeno immaginare quanto mi stiano piacendo.
Questa poesia, poi, è fortissima e a pochi giorni dal mio compleanno non riesco a non pensare che passiamo l'esistenza a cercare di essere qualcuno e ad appesantirci con tante pretese volgari.


Bernhard Gutmann, Study of a Woman in Black, 1932.





A proposito, ma voi conoscete l'album Taranta Project di Ludovico Einaudi?