mercoledì 16 marzo 2016

In questi giorni- AmeliaRosselli/DeAndré

I fiori vengono in dono e poi si dilatano
una sorveglianza acuta li silenzia
non stancarsi mai dei doni.
Il mondo è un dente strappato
non chiedetemi perché
io oggi abbia tanti anni
la pioggia è sterile.
Puntando ai semi distrutti
eri l'unione appassita che cercavo
rubare il cuore d'un altro per poi servirsene.
La speranza è un danno forse definitivo
le monete risuonano crude nel marmo
della mano.
Convincevo il mostro ad appartarsi
nelle stanze pulite d'un albergo immaginario
v'erano nei boschi piccole vipere imbalsamate.
Mi truccai a prete della poesia
ma ero morta alla vita
le viscere che si perdono
in un tafferuglio
ne muori spazzato via dalla scienza.
Il mondo è sottile e piano:
pochi elefanti vi girano, ottusi.
C'è come un dolore nella stanza, ed
è superato in parte: ma vince il peso
degli oggetti, il loro significare
peso e perdita.
C'è come un rosso nell'albero, ma è
l'arancione della base della lampada
comprata in luoghi che non voglio ricordare
perché anch'essi pesano.
Come nulla posso sapere della tua fame
precise nel volere
sono le stilizzate fontane
può ben situarsi un rovescio d'un destino
di uomini separati per obliquo rumore.

Amelia Rosselli

 



venerdì 26 febbraio 2016

La polvere di Neem- India

Noi ragazze, si sa, siamo sempre alla ricerca di prodotti efficaci per rendere la nostra pelle liscia, priva di imperfezioni e luminosa. Ci imbattiamo in prodotti chimici di nuova generazione, pieni di siliconi e schifezze che non fanno altro che peggiorare la situazione.
Mi sono resa conto che, quando sono molto stressata e mi immergo nello smog cittadino tra mezzi pubblici e simili, la mia pelle si spegne e qualche brufolo fa capolino: il male.

Qualche mese fa la mia amica AA mi guarda e, con fare quasi materno, mi dice: "Prova la polvere di Neem!"

Cosa è la polvere di Neem?

La polvere di Neem è un antibatterico naturale che si ricava dalla pianta del Neem, in India, un aiuto dalla natura per risolvere i piccoli problemi della pelle.
Purifica e ridona luminosità alla pelle spenta, senza irritare e senza ricorrere a prodotti chimici dannosi per noi e per l'ambiente.



La polvere di Neem si trova in diverse erboristerie e bioprofumerie, anche sotto forma di preparati in polvere per maschere completamente naturali.
Io uso questo prodotto della Khadì, costa circa nove euro e mi trovo molto molto bene.


Come si usa?

Io faccio così: incorporo a due cucchiaini di polvere quattro cucchiaini di acqua (ottima anche l'acqua di rose, quella naturale) e mescolo fino a quando non diventa un composto senza grumi. Se in quel periodo la mia pelle è molto grassa, aggiungo una o due gocce di tea tree oil, altrimenti nulla.
Stendo la maschera sul viso e la lascio in posa per massimo dieci minuti.

lunedì 8 febbraio 2016

Quello che voglio è vivermi meglio di così

La Pozzanghera
 
Ricordo bene quella paura infantile.
Scansavo le pozzanghere,
specie quelle recenti, dopo la pioggia.
Dopotutto qualcuna poteva non avere fondo,
benché sembrasse come le altre.
Farò un passo e d’improvviso sprofonderò tutta,
comincerò a volare verso il basso
e ancora più in giù verso il basso,
verso le nuvole riflesse
e forse anche oltre.
Poi la pozzanghera si asciugherà,
si chiuderà su di me,
ed eccomi rinchiusa per sempre 
dove con un grido non arrivato in superficie.
Solo in seguito ho capito:
non tutte le brutte avventure
rientrano nelle regole del mondo
e se anche lo volessero,
non possono accadere.
 
Wislawa Szymborska
 
 
Succede sempre così, di trovarsi bloccati da una paura insensata, che tutto ti sembra grande, inquietante, che sembra mangiarti e, invece, è priva di fondamento, totalmente irrazionale.
 
 
Ho lasciato i sogni
Chiusi nell'armadio
Che dentro al cassetto
Non ci stanno più
 Quello che voglio
È vivermi meglio
Quello che voglio
È vivermi meglio ah ah ah
È vivermi meglio
Di così

domenica 31 gennaio 2016

Oggi così (magari)

Per la serie "chissene che non è nemmeno Febbraio" e "chissene che manca un sacco alla tarda primavera", io oggi mi sento così.
E niente, un po' anni Settanta e un po' casual chic finto poco curato. Una gonna in jeans a vita alta e corta, abbottonata avanti, una camicetta crop bianca in cotone che diosolo sa quanto sia figa nella sua semplicità. Un paio di Converse basse bianche, comode e degne di lunghe camminate in buona compagnia. Una borsettina color cuoio in pelle per il minimo indispensabile e nel lettore mp3 i Ramones.
 
 


martedì 19 gennaio 2016

Koulourakia, Grecia

Oggi vi parlo di Koulourakia, ovvero di alcuni dolcetti tipici greci dal gusto molto molto delicato e a forma di spirale o di treccia (o anche di infinito).
Questi biscottini vengono preparati nel periodo di Pasqua e mangiati dopo il Sabato Santo secondo la tradizione del posto.

Ingredienti:

- 500 g di farina 00
- 250 g di zucchero semolato
- 250 g di burro
- aroma di vaniglia (vanillina o preferibilmente la bacca di vaniglia)
- mezzo bicchiere circa di succo di arancia
- scorza grattugiata di un limone biologico profumato
- un uovo medio
- un cucchiaino di lievito per dolci in polvere
- un pizzico di bicarbonato

Come fare?

Ammorbidite e lavorate il burro, aggiungete lo zucchero e continuate a lavorare con l'aiuto delle fruste elettriche. Aggiungete l'uovo e continuate a lavorare, cercando di togliere eventuali grumi. Sciogliete il bicarbonato nel succo d'arancia e aggiungetelo insieme alla vaniglia e alla scorza del limone. Infine aggiungete la farina e il lievito, continuando a lavorare l'impasto fino ad ottenere una palla liscia e omogenea.
Lasciate riposare per un quarto d'ora e poi date spazio al vostro lato artistico creando delle trecce e delle piccole spirali.
Sbattete un tuorlo d'uovo con un po' di latte e spennellate i biscotti. Infornate a 180° C per circa 23/25 minuti. (Controllate in base al vostro forno, chevvelodevodireio?)







Ascoltate questo pezzo e godetevi i biscottini!
 


venerdì 15 gennaio 2016

Io sono nessuno




Io sono nessuno

Io sono nessuno! Tu chi sei?
Sei nessuno anche tu?
Allora siamo in due!
Non dirlo! Potrebbero spargere la voce!

Che grande peso essere qualcuno!
Così volgare - come una rana,
che gracida il tuo nome - tutto giugno
ad un pantano in estasi di lei!


Emily Dickinson

In questo periodo sono in fissa con le poesie di Emily Dickinson e con le canzoni di Lucio Dalla, non potete nemmeno immaginare quanto mi stiano piacendo.
Questa poesia, poi, è fortissima e a pochi giorni dal mio compleanno non riesco a non pensare che passiamo l'esistenza a cercare di essere qualcuno e ad appesantirci con tante pretese volgari.


Bernhard Gutmann, Study of a Woman in Black, 1932.





A proposito, ma voi conoscete l'album Taranta Project di Ludovico Einaudi?
 

 

giovedì 31 dicembre 2015

Bilanci e bilance

"Di tutto restano tre cose: la certezza che stiamo sempre iniziando, la certezza che abbiamo bisogno di continuare, la certezza che saremo interrotti prima di finire. Pertanto, dobbiamo fare dell'interruzione un nuovo cammino, della caduta un passo di danza, della paura una scala, del sogno un ponte, del bisogno un incontro."

Fernando Pessoa

Ma come, è già 31? Già è finito l'anno? Ma tu cosa fai il 31? Ma tu che ti metti il 31 notte? Andiamo a ballare o facciamo il cenone? Tombola o Mercante in fiera?


Mentre il mondo si pone falsamente la questione del bilancio d'anno, io mi pongo la questione "bilancia di casa" che segna che durante queste vacanze sono dimagrita. Com'è stato possibile?
Scherzi a parte, non saprei fare un vero bilancio di questo 2015, che è passato velocemente e intensamente. In fondo mi ha regalato emozioni belle, come il superamento di un esame difficile, mi ha annoiata con la mediocrità di alcune persone di passaggio, mi ha delusa, fatta arrabbiare.
Ho assaggiato cibi nuovi, ho letto libri nuovi, ho aperto questo blog, ho studiato, ho capito cosa non voglio nella vita, mi sono ubriacata in buona compagnia e mai per disperazione, ho cucinato, ho corso tanto, ho camminato per tanti chilometri e fino a schiarire le idee, ho visitato posti nuovi, ho mandato a quel paese un discreto numero di gente e ho rischiato di essere mandata a quel paese, a mia volta. Ho visto la mia migliore amica laurearsi e sono stata felice per lei e con lei, ho riso fino ad avere gli addominali, ho pianto per il nervoso.
Ho baciato e sono stata baciata, ho abbracciato, ho fatto l'amore e ho sperato che quei momenti potessero non passare più. E invece sono passati, per fortuna.
Con la consapevolezza che tutto passa, che migliora o peggiora, ho sopportato questo anno e tutto quello che ne ha fatto parte.

Hoc est unum, cur de vita non possimus queri: neminem tenet.

Questo è l'unico motivo per cui non possiamo lagnarci della vita: essa non trattiene nessuno
Seneca

Per questo 2016 non chiedo nulla, se non un po' di sicurezza in me stessa, almeno ritrovarla, almeno tornare ad affrontare alcune situazioni a testa alta. Un po' di coraggio e quella leggerezza del cuore che noi donne sappiamo, questo chiedo.
Non voglio ricchezza, il principe azzurro, successo e paceamoregioiainfinita, perché sono un po' anticonformista da una vita e mi sembra tutto di una banalità disgustosa. 
Mi basta avere la consapevolezza che è tutto nelle mie mani e che può sempre migliorare, che ce la posso fare e sempre con le mie forze. O con le mie masse per accelerazioni.


Habet etiam mala fortuna levitatem. Fortasse erit, fortasse non erit: interim non est; meliora propone.

Anche la sfortuna è mutevole. Forse sarà, forse non sarà, nel frattempo non è; tu spera nel meglio.
Seneca