Amelia Rosselli
mercoledì 16 marzo 2016
In questi giorni- AmeliaRosselli/DeAndré
Amelia Rosselli
venerdì 26 febbraio 2016
La polvere di Neem- India
Noi ragazze, si sa, siamo sempre alla ricerca di prodotti efficaci per rendere la nostra pelle liscia, priva di imperfezioni e luminosa. Ci imbattiamo in prodotti chimici di nuova generazione, pieni di siliconi e schifezze che non fanno altro che peggiorare la situazione.
Mi sono resa conto che, quando sono molto stressata e mi immergo nello smog cittadino tra mezzi pubblici e simili, la mia pelle si spegne e qualche brufolo fa capolino: il male.
Qualche mese fa la mia amica AA mi guarda e, con fare quasi materno, mi dice: "Prova la polvere di Neem!"
Cosa è la polvere di Neem?
La polvere di Neem è un antibatterico naturale che si ricava dalla pianta del Neem, in India, un aiuto dalla natura per risolvere i piccoli problemi della pelle.
Purifica e ridona luminosità alla pelle spenta, senza irritare e senza ricorrere a prodotti chimici dannosi per noi e per l'ambiente.
La polvere di Neem si trova in diverse erboristerie e bioprofumerie, anche sotto forma di preparati in polvere per maschere completamente naturali.
Io uso questo prodotto della Khadì, costa circa nove euro e mi trovo molto molto bene.
Come si usa?
Io faccio così: incorporo a due cucchiaini di polvere quattro cucchiaini di acqua (ottima anche l'acqua di rose, quella naturale) e mescolo fino a quando non diventa un composto senza grumi. Se in quel periodo la mia pelle è molto grassa, aggiungo una o due gocce di tea tree oil, altrimenti nulla.
Stendo la maschera sul viso e la lascio in posa per massimo dieci minuti.
Mi sono resa conto che, quando sono molto stressata e mi immergo nello smog cittadino tra mezzi pubblici e simili, la mia pelle si spegne e qualche brufolo fa capolino: il male.
Qualche mese fa la mia amica AA mi guarda e, con fare quasi materno, mi dice: "Prova la polvere di Neem!"
Cosa è la polvere di Neem?
La polvere di Neem è un antibatterico naturale che si ricava dalla pianta del Neem, in India, un aiuto dalla natura per risolvere i piccoli problemi della pelle.
Purifica e ridona luminosità alla pelle spenta, senza irritare e senza ricorrere a prodotti chimici dannosi per noi e per l'ambiente.
La polvere di Neem si trova in diverse erboristerie e bioprofumerie, anche sotto forma di preparati in polvere per maschere completamente naturali.
Io uso questo prodotto della Khadì, costa circa nove euro e mi trovo molto molto bene.
Come si usa?
Io faccio così: incorporo a due cucchiaini di polvere quattro cucchiaini di acqua (ottima anche l'acqua di rose, quella naturale) e mescolo fino a quando non diventa un composto senza grumi. Se in quel periodo la mia pelle è molto grassa, aggiungo una o due gocce di tea tree oil, altrimenti nulla.
Stendo la maschera sul viso e la lascio in posa per massimo dieci minuti.
lunedì 8 febbraio 2016
Quello che voglio è vivermi meglio di così
La Pozzanghera
Ricordo bene quella paura infantile.
Scansavo le pozzanghere,
specie quelle recenti, dopo la pioggia.
Dopotutto qualcuna poteva non avere fondo,
benché sembrasse come le altre.
Farò un passo e d’improvviso sprofonderò tutta,
comincerò a volare verso il basso
e ancora più in giù verso il basso,
verso le nuvole riflesse
e forse anche oltre.
Poi la pozzanghera si asciugherà,
si chiuderà su di me,
ed eccomi rinchiusa per sempre
dove con un grido non arrivato in superficie.
dove con un grido non arrivato in superficie.
Solo in seguito ho capito:
non tutte le brutte avventure
rientrano nelle regole del mondo
e se anche lo volessero,
non possono accadere.
Wislawa Szymborska
Succede sempre così, di trovarsi bloccati da una paura insensata, che tutto ti sembra grande, inquietante, che sembra mangiarti e, invece, è priva di fondamento, totalmente irrazionale.
Ho lasciato i sogni
Chiusi nell'armadio
Che dentro al cassetto
Non ci stanno più
Quello che voglio
È vivermi meglio
Quello che voglio
È vivermi meglio ah ah ah
È vivermi meglio
Di così
domenica 31 gennaio 2016
Oggi così (magari)
Per la serie "chissene che non è nemmeno Febbraio" e "chissene che manca un sacco alla tarda primavera", io oggi mi sento così.
E niente, un po' anni Settanta e un po' casual chic finto poco curato. Una gonna in jeans a vita alta e corta, abbottonata avanti, una camicetta crop bianca in cotone che diosolo sa quanto sia figa nella sua semplicità. Un paio di Converse basse bianche, comode e degne di lunghe camminate in buona compagnia. Una borsettina color cuoio in pelle per il minimo indispensabile e nel lettore mp3 i Ramones.
martedì 19 gennaio 2016
Koulourakia, Grecia
Oggi vi parlo di Koulourakia, ovvero di alcuni dolcetti tipici greci dal gusto molto molto delicato e a forma di spirale o di treccia (o anche di infinito).
Questi biscottini vengono preparati nel periodo di Pasqua e mangiati dopo il Sabato Santo secondo la tradizione del posto.
Ingredienti:
- 500 g di farina 00
- 250 g di zucchero semolato
- 250 g di burro
- aroma di vaniglia (vanillina o preferibilmente la bacca di vaniglia)
- mezzo bicchiere circa di succo di arancia
- scorza grattugiata di un limone biologico profumato
- un uovo medio
- un cucchiaino di lievito per dolci in polvere
- un pizzico di bicarbonato
Come fare?
Ammorbidite e lavorate il burro, aggiungete lo zucchero e continuate a lavorare con l'aiuto delle fruste elettriche. Aggiungete l'uovo e continuate a lavorare, cercando di togliere eventuali grumi. Sciogliete il bicarbonato nel succo d'arancia e aggiungetelo insieme alla vaniglia e alla scorza del limone. Infine aggiungete la farina e il lievito, continuando a lavorare l'impasto fino ad ottenere una palla liscia e omogenea.
Lasciate riposare per un quarto d'ora e poi date spazio al vostro lato artistico creando delle trecce e delle piccole spirali.
Sbattete un tuorlo d'uovo con un po' di latte e spennellate i biscotti. Infornate a 180° C per circa 23/25 minuti. (Controllate in base al vostro forno, chevvelodevodireio?)
Questi biscottini vengono preparati nel periodo di Pasqua e mangiati dopo il Sabato Santo secondo la tradizione del posto.
Ingredienti:
- 500 g di farina 00
- 250 g di zucchero semolato
- 250 g di burro
- aroma di vaniglia (vanillina o preferibilmente la bacca di vaniglia)
- mezzo bicchiere circa di succo di arancia
- scorza grattugiata di un limone biologico profumato
- un uovo medio
- un cucchiaino di lievito per dolci in polvere
- un pizzico di bicarbonato
Come fare?
Ammorbidite e lavorate il burro, aggiungete lo zucchero e continuate a lavorare con l'aiuto delle fruste elettriche. Aggiungete l'uovo e continuate a lavorare, cercando di togliere eventuali grumi. Sciogliete il bicarbonato nel succo d'arancia e aggiungetelo insieme alla vaniglia e alla scorza del limone. Infine aggiungete la farina e il lievito, continuando a lavorare l'impasto fino ad ottenere una palla liscia e omogenea.
Lasciate riposare per un quarto d'ora e poi date spazio al vostro lato artistico creando delle trecce e delle piccole spirali.
Sbattete un tuorlo d'uovo con un po' di latte e spennellate i biscotti. Infornate a 180° C per circa 23/25 minuti. (Controllate in base al vostro forno, chevvelodevodireio?)
Ascoltate questo pezzo e godetevi i biscottini!
venerdì 15 gennaio 2016
Io sono nessuno
Iscriviti a:
Post (Atom)