giovedì 3 settembre 2015

Chi sono?

 Per me, io sono colei che mi si crede!
- Così è (se vi pare)

Pirandello potrebbe rispondervi così e chi sono io per contraddirlo?


Infatti. Non voglio contraddirlo. Spesso la gente ci appare per quella che crediamo o quella che vogliamo credere e non per quella che in effetti è.
A dirla tutta, spesso nemmeno noi stessi sappiamo chi siamo veramente e credo fermamente che ogni secondo della nostra vita sia un secondo per scoprire un lato nuovo, anche solo piccolo, di noi stessi.
( No, non studio psicologia e sono la persona meno adatta a comprendere la psiche umana, visto che a volte non mi capisco nemmeno io!)

La letteratura, la poesia e l'arte, però, ci spingono ad esprimere sinceramente quello che proviamo o anche solo a provarci.

Vi propongo questa citazione del grande Proust:

Ogni lettore, quando legge, è il lettore di se stesso. L'opera dello scrittore è solo una specie di strumento ottico offerto al lettore per consentirgli di discernere ciò che forse, senza quel libro, non avrebbe potuto intravedere in se stesso.

Ha spiegato questa forte empatia con parole migliori sicuramente di quelle che avrei potuto scrivervi io. O forse semplicemente lui è Proust e io sono una semplice studentessa di qualcosa che non è Lettere.

In questo blog, dunque, troverete qualche poesia, qualche pezzo tratto da libri che ho letto, qualche opera d'arte che mi attrae. Troverete un po' di me, senza per forza trascendere in discorsi su quello che mi capita durante la giornata. Troverete, talvolta, un po' di moda, ma non sarà di certo un fashion blog. Potreste trovare anche un pochino di musica e dovervi sorbire un brano dei Pink Floyd, o Mozart, oppure gli Iron Maiden o quel genio di De André.

Perché trecento secondi? Perché cinque minuti non si negano a nessuno, o quasi.

C. R. W. Nevinson, A studio in Montparnasse, 1926

7 commenti:

  1. Mi piace moltissimo questa presentazione. Ti seguo, in tutti i tuoi prossimi trecento secondi. Condividiamoli, senza negarceli.

    RispondiElimina
  2. Che bell'introduzione! Proust aveva dannatamente ragione, anche io penso che i libri che amiamo di più ci colpiscano perché ritroviamo in loro qualcosa di noi. Aspetto i nuovi post, sento che mi piaceranno molto!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie anche a te! Spero ti piaccia il mio nuovo post :)
      Buona giornata!

      Elimina
  3. 300 secondi per capire se stessi !! Spettacolo !!

    RispondiElimina
  4. Eh? Sinceramente eh? Non ho capito, voglio capire. Ci vorranno più di trecento secondi visto la mia mente limitata

    RispondiElimina